L’onorevole Daniela Garnero è legata a due episodi piuttosto curiosi: una barzelletta che coinvolge un coniglio e una pitonessa e un cognome che non è il suo. La barzelletta, per ovvi motivi, non la possiamo raccontare; il cognome, invece, è sulla bocca di tutti: Santanchè.
Daniela, in poche parole, ha deciso di mantenere il cognome del suo ex marito, al quale è stata legata dal 1982 al 1995. Pare sia stato uno degli accordi stabiliti durante il divorzio. Viene chiamata “la pitonessa” per via di quella sconcia barzelletta che vede protagonista il serpente e un coniglio.
Daniela Garnero, in arte Santanchè, è da tempo al centro di una serie di problemi giudiziari sull’allegra gestione della società Visibilia e su una presunta truffa ai danni dell’INPS, relativa alla cassa integrazione Covid. Garnero gode di ottime amicizie, tra cui il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il quale, proprio nelle ultime ore, suggerisce all’onorevole Garnero di valutare la situazione, soprattutto alla luce della sentenza della Cassazione che ha deciso di mantenere incardinato a Milano il processo sul mancato versamento dei contributi durante il periodo Covid. Lei, già ieri, pareva abbastanza contrariata e dichiarava di “fregarsene” di alcuni mal di pancia all’interno del suo partito, ma continuava ad affermare che il buon La Russa mai l’avrebbe abbandonata. Sembra non essere così e sembra, da questi passaggi, destinata a dover fare, seppure con troppo ritardo, il famoso “passo indietro” e difendersi da accuse che, in ogni caso, non sono sentenze passate in giudicato. . Ma conoscendola, sarà difficile che abbandoni la parte di pitonessa per interpretare quella del coniglio. Però, a pensarci bene, le storie si possono modificare e, in alcuni casi, anche le barzellette.