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Truffa

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A me la storia della truffa vip effettuata in nome del ministro Crosetto non convince per niente. Senza nulla togliere al ministro, che ovviamente nulla c’entra ed è anzi parte lesa, mi lascia perplesso il fatto che persone di un certo prestigio, abituate a muoversi nel mondo e che, perlomeno, hanno fatto il militare a Cuneo, siano finite in una trappola in cui i truffatori sono riusciti a spillare addirittura un milione di euro.

Voi direte: sono ricchi, per loro non è molto, e poi lo facevano per il Paese (o la Patria? Cosa avranno detto i furbetti del vippino quando hanno contattato il malcapitato?). C’era da salvare dei giornalisti rapiti in Medio Oriente, una storia che, probabilmente, si ricollega a quella che ha visto coinvolta Cecilia Sala.

Mi chiedo: possibile che non sapessero che in Medio Oriente, per fortuna, non c’è alcun ostaggio italiano in mano ai ribelli né arrestato in qualche carcere? L’unico problema riguarda Alberto Trentini, arrestato in Venezuela, probabilmente per una ritorsione.

Ma la domanda che mi pongo è un’altra: va bene che sei ricco, va bene che questi truffatori erano abili e non certo la Banda Bassotti, va bene che la voce del ministro era perfetta, ma davvero un ministro – per quanto amico, per quanto autorevole – può telefonare a un privato cittadino per chiedere soldi? Davvero è possibile?

Perché se è vero che Armani o Moratti, davanti alla richiesta di un politico o di un ministro, elargiscono somme simili (si parla di un milione), allora abbiamo un problema. La truffa non avrebbe potuto funzionare se, dall’altra parte del telefono, la risposta fosse stata perentoria: “Non credo sia legale, signor ministro, quello che chiede. Buon lavoro.”

E invece, nessuno ha pensato a questa strana e curiosa eventualità.

14:57 , 10 Febbraio 2025 Commenti disabilitati su Truffa