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Sei nella mia anima

Sei nella mia anima

Ho ascoltato tutto d’un fiato l’ultimo album di Gianna Nannini dallo strano titolo Nel l’anima (proprio così, e non Sei nell’anima, vecchia e splendida canzone della rock star). Mi è rimasta una bella impressione, tra rock duro e puro come la canzone che apre il lavoro, 1983, e le varie ballate dolci e romantiche: dallo splendido Silenzio ai cori ben calibrati di lento soprano, ai classici ‘alla Nannini’ come Tutta la vitaIl buio nei miei occhiStupida emozione, sino alla dodicesima traccia, struggente e intimista, dal titolo Mi manca una canzone che parlasse di te. Si trascorre del tempo utile ascoltando il lavoro di Gianna Nannini e si scopre che, fuori dal rap, lontano dal ‘mainstreaming’ e dalle rotazioni radiofoniche, c’è vita. Parlo di lei perché proprio nel 1983 vincevo il concorso da educatore e, da gennaio a marzo del 1984, mi trovavo a Lucca per il tirocinio. Acquistai la cassetta di Puzzle e  Gianna Nannini divenne la mia colonna sonora tra la Via Fillungo e il vecchio carcere dentro le mura di una Lucca bella, suadente, intima. Imparai a memoria FotoromanzaFiestaBallami e Se vai via. Insieme, io e Gianna Nannini, a dipingere nuovi orizzonti. Così, quando stamani ho letto la sua intervista su Repubblica, dove rivendica di essere nata nel 1983, ho sorriso. Anche io, lavorativamente parlando, nacqui quell’anno. E dopo 41 anni, le canzoni di Gianna le sento febbrilmente mie.”

19:23 , 22 Marzo 2024 Commenti disabilitati su Sei nella mia anima