Previsti per domani sera, reading e degustazione di vini delle Cantine Mesa, con la libreria “Il labirinto Mondadori”
Libri: Cassitta, Incontro con l´autore all’Orange
ALGHERO – Serata di letture e degustazione dei vini delle “Cantine Mesa” domani, venerdì 5 novembre. Alle ore 18,30, al bar “Orange” di via XX settembre, la libreria “Il Labirinto Mondadori” di Alghero, presenta il libro di Giampaolo Cassitta, “La zona grigia. Cronaca di un sequestro di persona”. All’incontro interverrà l’avvocato Elias Vacca.
Il libro cerca di risponde a diverse domande. Come nasce un sequestro di persona in Sardegna? Ma, soprattutto, da chi e come viene gestito? Come si organizzano gli inquirenti? Come si gestisce un processo con tanti imputati? E ancora: qual´è il filo sottile che lega tutti i personaggi? Alla fine degli Anni Settanta, quando nel resto del paese si parlava di terrorismo delle Brigate Rosse, in Sardegna si consumava un’altra storia, quella dei sequesti di persona. Alcuni famosi, la maggior parte invece relegati alle pagine locali, i sequestri di persona scatenarono una vera e propria “caccia grossa” all’anonima sequestri fino alla stagione dei maxi processi nei primi Anni Ottanta. È in quegli anni che un ingegnere della Ferrari viene rapito nella zona di Villasimius, lontano dai clamori della Costa Smeralda, dove avvenivano, in quel momento, quasi tutti i sequestri. L’ingegner Bussi non verrà mai rilasciato e il suo corpo non sarà mai ritrovato. In tutta questa storia spicca l’immagine sempre meno chiara del giudice Lombardini, l’allora “Sceriffo della Sardegna”, figura di spicco capace di arrestare e, successivamente, scarcerare persone che si rilevavano completamente estraneee ai fatti. Questa è la cronaca di un sequestro di persona molto brutto, accaduto alla fine del 1978 in Sardegna e oggi completamente dimenticato. Un giallo che non è un giallo, ma solo cronaca che oggi diventa ricerca di un´altra verità.
La seconda edizione, uscita quest’anno, si arrichisce infatti di due interviste: la prima alla figlia di Agostino Mallocci, condannato per il sequestro Bussi ed oggi deceduto; la seconda ad Egidio Carcangiu, condannato anche lui per il sequestro e oggi un uomo libero.