Sotto il mio palazzo c’era il negozio alimentari di Marantona; più su quello del signor Di Napoli e alla fine della Via il piccolo locale di signora Luigina. I primi due avevano il loro quaderno e davano la merce a pagherò: “segna” e loro segnavano. Ci si fidava, chiaramente. Il Signor Di Napoli aveva addirittura la rubrica in ordine alfabetico e trovava subito il cliente. Segnava e consegnava un pezzo di carta (non c’erano ancora gli scontrini fiscali) come memorandum. A fine mese si dovevano chiudere i conti. Marantona era la più diffidente e quando si trattava di bambini faceva molte domande: “ma ti ha mandato tua mamma? Sicuri ne siamo?” soprattutto quando si prendeva un barattolo di Nutella. Navigavamo nei mitici anni sessanta, la guerra era ormai quasi un ricordo e a fine mese tutti ricevevano la busta paga. Leggo oggi, su Repubblica, (“Onorevoli smemorati dimenticano i debiti lasciati alla buvette”, addirittura a pagina 9) che alcuni onorevoli della passata legislatura (una trentina) si son dimenticati di pagare il conto alla buvette. Circa 20.000 euro (650 € a testa). Come è successo? Ho subito pensato a Marantona e al Signor Di Napoli molto accorto e attento nel “segnare”. A Montecitorio, invece si è in possesso di una carta da “caricare”. E’ però possibile andare in “rosso” ed ecco spiegato l’arcano: gli onorevoli, ormai ex, non sono stati rieletti e i debiti sono rimasti. Capisco che l’argomento è davvero di quelli estivi e simpaticamente si presta a tutta una serie di considerazioni però, mi chiedo: ma non potevano assumere Marantona che avrebbe sicuramente diffidato di alcuni onorevoli (“ma gli elettori lo sanno? Sicuri ne siamo?) e, soprattutto, il signor Di Napoli che teneva il libro mastro aggiornato e ogni fine mese ricordava al debitore il conto da saldare? Ah, dimenticavo, probabilmente a Montecitorio ci sarebbe stata bene signora Luigina quella con l’esercizio alla fine della mia via. Nel suo piccolo negozio tutto si poteva acquistare ma presentando solo moneta contante. Come dire: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Se poi arriva qualche Onorevole…..
giampaolo cassitta