Francesca Barracciu è il sottosegretario alla cultura dell’attuale governo Renzi. Raccontare come sia arrivata su quella poltrona è stato ampiamente analizzato: erano sbagliati i modi, i tempi e i metodi. Francesca Barracciu era la candidata alle primarie del centro sinistra e, pur vincendole, non è stata candidata in quanto tra le altre cose era indagata e lo è tuttora nonostante sia sottosegretario alla cultura. Francesca Barracciu ha rappresentato il nostro paese, per un periodo, anche in Europa. Non so, francamente, dove abbia imparato lo stile e il modo di rapportarsi con le persone. Non credo alle “frattocchie” ma le mancano anche i fondamentali di chi decide il salto nell’agone politico. Essere un rappresentante dei cittadini significa essere al loro servizio e, dunque, significa essere esposti anche alle critiche. Non agli insulti, per carità, ma anche questo è figlio delle azioni e dei contrappesi. Ho imparato una cosa nel mio complesso lavoro: mai essere simmetrico con il tuo interlocutore. Quindi se lui grida tu non devi gridare di più ma lavorare affinché abbassi i toni. Il sottosegretario alla cultura Francesca Barracciu ha frequentato altre scuole e alle critiche risponde con gli insulti. Di tanto in tanto scrive piccoli post vagamente splendidi, vagamente simpatici e chiede il riscontro dei fan. Oggi, il suo post è questo: “Ammesso e non concesso che sia vera la notizia sul calo tessere del PD, ho una domanda sia per chi sta “sbraitando” sui social sia chi ha a cuore davvero il PD e l’Italia: era meglio il PD di Bersani con 400mila tessere in più ma al 24% o e’ meglio il PD di Renzi al 40,5% ma con 400mila tessere in meno? Così, giusto per capire!!!!

Non entro nel merito delle scelte politiche della Barracciu, per carità ma, come dire, il post genera molte perplessità: che significa ammesso e non concesso? Che non è vera la notizia? Oppure che seppure vera non è una notizia? O, ancora non ci interessa? Eppure tutti i quotidiani hanno dedicato pagine al fallimento della “ditta”, al calo di consensi in fatto di tessere. Nessuno sta “sbraitando” semmai se ne sta solo discutendo. CI sono gli arrabbiati, gli sconsolati, i nostalgici, i futuristi e ci sono i cretini. Bisogna stare attenti da che parte stare quando si lanciano le sfide. La Barracciu, finta pasionaria, non accetta le critiche. Vivere in un mondo di “yes-man” era però una prerogativa dell’altro, ovvero di Silvio Berlsuconi. Un mondo falso di finti servi che, alla prima sconfitta sono svaniti come neve al sole. Se qualcuno prova a criticare e magari non è un iscritto al partito la Barracciu cagnescamente risponde: 
‪ “Ecco, hai detto bene non sei del PD. Quindi fai una cosa saggia: disquisisci del tuo partito se ancora esiste e pontifica sulle cose che conosci che e’ meglio”. La risposta potrebbe essere utilizzata da qualche insegnante di comunicazione come “affermazioni da non utilizzare mai se decidi di impegnarti in politica” ed invece il nostro sottosegretario continua, imperterrita a insultare senza ritegno chi prova a non essere d’accordo con lei. E organizza sfide con chiunque non osi pensarla come lei. Il suo post ha moltissimi commenti e lei a quelli negativi risponde con “astio” o rivendicando il suo glorioso passato di militanza all’interno del PCI-PDS-DS-PD. Altra cosa che ho imparato da tempo: per essere autorevoli non bisogna mai spiegare niente di se stessi. Solo chi non è riconosciuto come tale è costretto a farlo. In definitiva il nostro caro sottosegretario italiano (quindi non solo sardo….) è, nell’ordine: astiosa, rivendicativa, asimmetrica nei comportamenti (tu gridi, io grido più forte) autoritaria e incapace di essere autorevole, maleducata e politicamente incomprensibile. Inoltre, ma era già stato ribadito, ignorante nelle giustificazioni rispetto ai fondi regionali spesi per gli interessi del “suo partito” e non per quello dei sardi. Se posso esprimermi senza essere insultato io, di un sottosegretario che si comporta in questo modo non so che farmene. Non mi rappresenta.