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La proporzione della pace.

La proporzione della pace.

Per capire la pace bisogna partire dai particolari. Dai piccoli particolari. Quando arrivi a Santa Maria degli Angeli e varchi la Basilica ti rovi, al suo interno, una piccola chiesa, piccolissima rispetto al resto. Tra le sue mura, Francesco comprese il senso della sua missione, accolse Clara e i primi frati. Quella piccola porzione di universo era il contatto con sorella madre terra e il Dio che aveva scelto come unico padre. Nella Basilica, in quella maestosità della Basilica,  comprendi quanto poco ci voleva per essere in pace con l’infinito. Quella porzione di pietra e terra, di acqua e fango, di solitudine e mistero regalava una pace ineguagliabile. La Porziuncola ci regala la soluzione alla nostra miseria e alla nostra voglia di ampliare orizzonti sbagliati: per la pace basta poco, pochissimo. Come a Francesco. Che, non a caso, è sepolto nella chiesa inferiore, sopra la maestosità dei colori e della bellezza di Giotto. Lui, l’uomo della pace, ultimo tra gli ultimi ci ha disegnato quel cammino da seguire, tracciato con un Tau, ultima lettera dell’alfabeto ebraico, ultima ma non ultima. Il simbolo della salvezza.
Il 22 maggio si è rinnovato quel rito laico e cristiano di raggiungere il piccolo frate da Perugia. A piedi, con i colori della gioia, della vita, della pace. Ci sono stato e ho camminato con passi tardi e lenti, a misurare il sentiero che molti non vogliono intraprendere. Quel sentiero che ci ricorda quanto sarebbe semplice se tutti ci accontentassimo di una Porziuncola, se tutti capissimo quel messaggio semplice, piccolo e immenso. Se tutti riuscissimo a gridare al mondo che ogni essere ha  diritto alla felicità, alla pace, alla vita. Pensavo se ne parlasse nei quotidiani nazionali ed invece il Corriere della Sera, per citare tra quelli più autorevoli, ha dedicato una piccola foto e una didascalia striminzita. Quasi un fastidio. E tre pagine alla guerra. La Porziuncola è, dunque, la proporzione della pace e la dimostrazione che gli uomini quando gli si indica una via d’uscita osservano sempre il dito e mai la luna. Sono stato a San Damiano dove davanti ad una verde collina Francesco ha scritto il capolavoro della letteratura mondiale: Laudato sii. E ho capito, guardando da una piccola finestra che lui, Francesco aveva lo stesso sguardo di Giacomo Leopardi che dal suo piccolo colle vedeva l’infinito. Ecco: le proporzioni. Se riuscissimo tutti a comprendere che con le parole si disegna la felicità non avremo bisogno di camminare alla ricerca di Francesco. Saremmo tutti sul colle di San Damiano a contemplare la bellezza di  sora madre terra. Ma la Porziuncola non tutti la vedono. E la pensano. E la amano.  A noi mancano le proporzioni. Siamo in grado di costruire enormi luoghi e non riusciamo a comprendere che più la spazio è grande, più è solitario e inutile. Fossimo costruttori di pace davanti alla Porziuncola avremo capito le proporzioni della vita. E della felicità.

19:53 , 23 Maggio 2023 Commenti disabilitati su La proporzione della pace.