Nkosi era nato in un villaggio vicino a Dannhauser, in Sudafrica, nel 1989. Se fosse vivo oggi avrebbe 34 anni. La sua sfortuna è stata quella di essere stato concepito da una madre sieropositiva e la sua strada era terribilmente segnata. Nkosi, da subito, ha capito che la sua vita in compagnia dell’AIDS sarebbe stata breve e ha deciso di intensificare i secondi, di riempire anche gli attimi provando a ribellarsi a quello che era un vero e proprio razzismo strisciante: “Sei sieropositivo, non puoi frequentare le scuole”.
Nkosi Johnson non poteva stare a guardare e seppure bambino, seppure fragile, seppure con un destino segnato ha avuto la capacità di dire no, di protestare contro questa terribile discriminazione.
La scuola elementare di Melville a Johannesburg ha ceduto davanti alle rimostranze di Nkosi, del suo padre adottivo e di moltissime persone schierate dalla sua parte. Nelson Mandela lo definì “un’icona della lotta per la vita”.E’ difficile convivere con l’AIDS, è difficile sapere di essere sieropositivo contro la tua volontà e sapere che soprattutto in quegli anni non c’erano le medicine adatte per respingere quella malattia. Nkosi lo sapeva e continuava a studiare. Fu il relatore principale alla tredicesima conferenza internazionale sull’AIDS e dal palco, quel bambino, consapevole di essere molto più di un uomo, pronunciò delle parole bellissime, degne di un piccolo principe: “Abbiate cura di noi e accettateci – siamo tutti esseri umani. Siamo normali. Abbiamo le mani. Abbiamo i piedi. Possiamo camminare, possiamo parlare, abbiamo bisogni come tutti gli altri – non abbiate paura di noi – siamo tutti uguali”.
Sono parole semplici, forse semplicissime, ma raggiungono le pulsazioni più profonde dell’animo e ci fanno riflettere. Soprattutto di questi tempi. Quel “siamo tutti uguali” è la frase più naturale e più semplice da tenere sempre in tasca e mostrarla quando incontra qualcun altro.
Nkosi è morto il primo giugno del 2001. Sono passati 23 anni e questa piccola storia è grande come l’universo.Nkosi era un bambino. Semplicemente un bambino. Con le sembianze di un principe: un piccolo principe. Non dimentichiamolo.
12:30 , 1 Giugno 2024
Commenti disabilitati su Il Piccolo Principe nella Lotta contro l’AIDS