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Detenuti.

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Anna Cherchi è la nuova garante dei detenuti del Comune di Sassari. Si occuperà del carcere di Bancali e di quelle donne e quegli uomini nascosti e abbandonati lontano dalla città. Non sarà un compito facile. Lavorare in carcere e occuparsi di detenuti è un mestiere da maneggiare con estrema cura.

A Bancali ci sono detenuti comuni, tossicodipendenti, sex offender, soggetti protetti, persone sottoposte all’articolo 41 bis, terroristi, donne inermi e alcune madri con bambini. Un microcosmo complesso, una giostra terribile e variegata. La garante dei detenuti, credo, dovrà innanzitutto provare a comprendere quel mondo: più che cercare di modificarlo, almeno inizialmente, dovrà decifrarlo. Avrà come arma l’ascolto e come strumento la pazienza.

I tempi, in carcere, sono sempre dilatati, spesso incomprensibili per chi vive fuori. Non esistono ricette per migliorare un istituto penitenziario. E, d’altra parte, non ce ne sono neppure per peggiorarlo. C’è, però, un punto di partenza imprescindibile: la capacità di ascolto. È l’unico modo per entrare in sintonia con i detenuti. E c’è una regola fondamentale per chi lavora con loro: nessuna promessa. Mai.

Chi si occupa di detenuti deve tenere a mente un principio essenziale: non promettere nulla agli ultimi, perché in carcere anche la più piccola cosa si trasforma in speranza. E spegnere la speranza equivale a infliggere una seconda pena.

Nel fare gli auguri ad Anna Cherchi, un ultimo consiglio: ascolti le parole dei carcerati e le riporti alla città di Sassari. Quel quartiere ha bisogno di essere illuminato.

17:36 , 14 Febbraio 2025 Commenti disabilitati su Detenuti.