Ci sono lupi che non hanno mai ascoltato San Francesco. Anche se certi lupi sono comunque molto vicini alle idee del piccolo frate di Assisi. Si parla di Maurizio Lupi, in parlamento dal 1994 con Forza italia e poi passato al pdl e, infine, dal 2013 nel Nuovo Centro destra di Angelino Alfano con parentesi obbligata, da giovane, nella Democrazia Cristiana. Ha annunciato le sue dimissioni da Ministro delle infrastutture e dei trasporti caduto, anche lui “sull’aiutino” al piccolo pargolo di famiglia. Vecchio discorso. Vecchissimo. Volevo scrivere della studentessa sarda che ha chiesto un codice etico agli studenti per “non copiare” ed ecco che, invece, ci troviamo a dover discutere – ancora – di orologi rolex (che personalmente reputo orribili e pacchiani), di colazioni di lavoro, di assicurazioni varie, di sicurezza per il proprio figlio: un job de fact.
Insomma, vecchia storia ragazzi, vecchissima. In questo paese Berlinguer (Enirco) è passato invano e la questione morale è un termine non tanto desueto quanto completamente sconosciuto. A dover essere ottimisti rimane il gesto (sicuramente anche questo desueto) di un uomo che ha deciso di dimettersi. Ma rimane anche l’arroganza e la tracotanza di certi atteggiamenti tipici di un mondo tutto “italiano” e accettato da tutti. D’altronde, se si comincia a copiare fin dalle elementari, se si chiede uno sconto per andare ad un concerto, se si parcheggia tranquillamente in seconda fila, se cominciamo a chiederci se “conosciamo qualcuno” nei luoghi dove dobbiamo sbrigare qualche commissione, perché ci dobbiamo lamentare di un ministro che ama la famiglia? Certo, in maniera squisitamente egoistica e “all’antica”. D’altronde per sapere che ore sono oggi basta un cellulare e non occorre certo un attrezzo da diecimila euro che non si regala così, per il solo gusto di fare “un presente”. Insomma, Francesco (quello di Assisi) con certi lupi non parla e certi lupi, in ogni caso, continuano a non voler capire. Dichiararsi innocenti è fuori luogo: non parliamo di reati. Ma di gesti. E in questa storia l’età dell’innocenza è passata da tempo. Non si balla più. Neppure con i lupi.