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Dal divano a Sanremo. (prima parte)

Dal divano a Sanremo. (prima parte)

Cosa unisce Grazie dei fiori a La noia? Apparentemente nulla, se non un viaggio lungo 75 anni che ci ha sfiorati, divisi, appassionati, delusi, resi indifferenti, ci ha fatto innamorare e, alcune volte, piangere.

Il mio primo festival “ufficiale” è quello del 1967, quando vinsero Dio, come ti amo, cantata da Domenico Modugno e Iva Zanicchi. Ma la canzone di quel festival, per me, rimane Quando dico che ti amo, interpretata da Annarita Spinaci e Les Surfs (e vi chiederete: chi sono? Bisogna essere anziani per starci dietro).

Così, negli anni, ho sempre avuto qualche canzone di Sanremo da presentare alla mia vita e alle curve delle mie storie. 4/3/1943, cantata da Lucio Dalla, mi fece scoprire il mondo dei cantautori (era il 1971 e avevo 12 anni). Negli anni della preadolescenza mi innamorai di una ragazza e, chissà perché, avevo in mente Gli occhi di tua madre di Sandro Giacobbe (Sanremo 1976). Poi la follia di Gianna di Rino Gaetano (1978) e la bellezza intensa di Per Elisa di Alice (1981), anno in cui arrivò seconda quella che divenne il tormentone del secolo: Maledetta primavera.

Ci furono, è vero, gli anni del disamore, e ritornai alle canzoni da infilare nel cassetto con Il clarinetto di Renzo Arbore (1986) e con una bellissima canzone, arrivata terza, di Luca Barbarossa: L’amore rubato. Mi piacque moltissimo Spalle al muro di Renato Zero (1991) e la strepitosa Gli uomini non cambiano di Mia Martini, che nel 1992 arrivò seconda (quell’anno vinse Luca Barbarossa).

Ci fu la rivoluzione di Giorgio Faletti con Signor tenente nel 1994, l’esplosione di Giorgia con Come saprei nel 1995 e l’incredibile vittoria dei Jalisse nel 1997 con Fiumi di parole, canzone non proprio bellissima, ma comunque adatta a quel Sanremo, dove arrivò seconda Anna Oxa con Storie e terza una ormai scomparsa Syria con Sei tu.

Il 2001 fu l’anno delle due voci più belle dopo Mina: vinse Elisa con Luce e seconda arrivò Giorgia con Di sole e d’azzurro. Ho amato moltissimo Mahmood, i Måneskin, Marco Mengoni e Angelina Mango e ritengo Annalisa (o Annalaisa, come preferite) una cantante con una voce bellissima.

Sono passati 75 anni dal primo Festival ed io, nel bene e nel male, ne ho seguiti 57. Proverò ad arrivare a 58.

Chi vince? Leggendo i testi, mi hanno colpito Cristicchi, Brunori e anche Elodie. Ma, alla fine, vincerà Giorgia. O no?

16:31 , 11 Febbraio 2025 Commenti disabilitati su Dal divano a Sanremo. (prima parte)
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