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Il carrozziere degli uomini

Il carrozziere degli uomini

Il quel luogo sopra il monte
Dio mi ha visto e mi ha chiamato
Come il piccolo tra gli uomini
Quello più colorato
Lui pensò alle moltitudini
Ai dispersi, ai diseredati
E mi disse: guarda quei feriti
Che dolcezza quei  disperati
Quelli con l’anima rappresa
Ed un cuore malandato
Gli occhi spenti senza voglia
Un silenzio che è un boato.

 

Rit: Dio è un artista un poco astratto
Dio nasconde e ricompone
Dio disegna e poi cancella
Dio sorride come un istrione
Dio ti lascia la pianura e ti chiede di ammirare
Dio ti squadra e suggerisce che la vita è tutta da arare.

 

Da bambino aggiustavo i giochi degli altri
Un fratello impaziente con lacrime pronte
Risanavo  i feriti di legno e di ferro
Imparando a divenire operaio di carne
E aggiustare le ossa di uomini
Cuori malati e anime infrante.

 

E ti trovi con occhi scavati
E racconti  maledetti
Ti ritrovi tra i disperati
Gli insicuri ed i reietti
E c’è sempre la voglia
Che modella la vita
Che dipinge di giallo il tuo universo
Provando a raccordare speranze

E tu puoi cercare un uomo
Con lo zaino dei ricordi
E potrai chiedere qual è il senso
Di una vita in mezzo ai molti,
ora che ho scoperto il colore della mattina
vedo gli ultimi che sono gli unici
ad accompagnarmi lassù in collina

 

Rit: Dio è un artista un poco astratto
Dio nasconde e ricompone
Dio disegna e poi cancella
Dio sorride come un istrione
Dio ti lascia la pianura e ti chiede di ammirare
Dio ti squadra e suggerisce che la vita è tutta da arare.

 

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