Archivio Annuale: 2019
Ci siamo ritrovati, ancora, nel cortile del dolore, ci siamo ritrovati muti e senza poter affermare niente di nuovo rispetto a quello che abbiamo sempre detto, a quello che abbiamo sempre scritto: è una questione culturale, è una questione antropologica, sociale. E’, soprattutto, una questione che ci fa male. Una rasoiata dentro le nostre piccole […]
Cosa hai fatto Lilly? Hai buttato il cuore di tutti nelle cantine della sopravvivenza, hai pasticciato i percorsi dell’esistenza e ci hai lasciato così, senza parole, senza poter dire: perché, perché lo hai fatto? Quando la rasoiata di un suicidio colpisce il tuo torace il sangue è più denso, più vero, più triste. Quando l’ho […]
I gesti, come le parole, sono importanti. Raccontano uno stato d’animo, rivelano le emozioni, disegnano le strade su cui quotidianamente ci affacciamo. Sentire un ragazzo di 28 anni autore di una strage in una moschea in Nuova Zelanda dichiararsi orgogliosamente fascista e sentire, giusto qualche giorno prima, il presidente del Parlamento Europeo dichiarare che Mussolini […]
Noi siamo quello che percepiamo e in giorni come questo crediamo a quello che gira dentro ai social. Diciamoci la verità: quanti sono quelli che leggono i quotidiani, gli articoli di approfondimento e si soffermano ad analizzare i fatti? Pochi, pochissimi e quindi a quei pochi vorrei far capire perché la moltitudine è stata colpita […]
Non credo sia successo. Non è pensabile sia potuto accadere. Ma se ciò fosse provato nelle aule di un tribunale, che un ragazzo di ventiquattro anni abbia massacrato un bambino di sette anni solo perché giocando aveva rotto la sponda del letto, allora andrebbero riscritte molte delle nostre convinzioni, andrebbe rivisto il pentagramma della nostra […]
Da qualche parte bisogna pur partire per perimetrare il dolore. E l’orrore. Da qualche parte bisogna pur cominciare ad osservare e soppesare la mancanza di dignità e di pietà. Partiamo da una pagella cucita in una giacca. Meglio: cucita sulla pelle. Perché quando si parte, sulla barca non ti fanno portare gli zaini, non ti […]
Mi colpirono, quando nel 2012 per lavoro visitai alcune carceri inglesi, alcune differenze rispetto a quelle italiane: In Gran Bretagna le camere detentive sono quasi sempre singole, i detenuti non possono detenere molti oggetti nella propria cella e per quanto riguarda il lavoro c’è un’organizzazione sostanzialmente diversa dalla nostra, in quanto le commesse esterne sono […]
Voglio ritornare sulla storia dell’essere comunisti, non solo perché in parte è la mia storia, la mia isola di formazione, ma soprattutto perché in questi giorni i giornali, grazie alla cattura di Cesare Battisti, hanno provato a ripercorrere cosa fossero quegli anni e che cosa accadde quando c’erano i comunisti, da non confondere con il […]
Ho il ricordo vivido, legato agli sguardi e alle situazioni. Francesco, il mio edicolante che mi porge un settimanale e mi chiede: “Perché non lo leggi nella rassegna stampa in radio?” Un rotocalco leggerissimo, con poche pagine e, rispetto all’Espresso e Panorama di allora, senza pubblicità. Quel settimanale si chiamava OP, era l’acronimo di Osservatorio […]
La divisa è un segno di distinzione e di appartenenza. E’ l’emblema di un gruppo che genera corporativismo e fedeltà assoluta. Per le uniformi si combattono guerre contro – per dirla con De André – quelli con la divisa di un altro colore. Mi ha fatto riflettere la polemica innescata da alcune sigle sindacali della […]
Nel 1973 scrisse la canzone “viva l’Inghilterra”, preludio visionario d’amore per gli extracomunitari. Nel 1974 con l’album “e tu” divenne il cantautore più popolare in Italia. Eppure, già dal titolo si capiva perfettamente che quel pronome era dedicato a qualcuno che stava al di la del mediterraneo: un extracomunitario. Fu nel 1975 che si capì […]