Archivio Mensile: Maggio 2015
Io l’ho visto che raggranellava boati di ossigeno e provava a cancellare la fatica. L’ho visto che raccoglieva tutta la forza che aveva negli anfratti delle sue possibilità L’ho visto piegarsi e barcollare, giunco che non si spezza, esile e silente, mentre davanti c’era la salita: il Mortirolo. Quella montagna ha sempre qualcosa di magico: […]
Chissà perché ma mi piacerebbe davvero tanto che il “National Sorry day” – ovvero la giornata nazionale del dispiacere – venga istituita anche in Italia. L’idea nasce in Australia nel 1998 per rendere noti i torti commessi ai danni delle famiglie indigene ed è anche una giornata della memoria per ricordare i maltrattamenti subiti dal popolo […]
Io, se devo essere sincero, non ho mai amato questo signore dall’aria ottocentesca, tardo borghese e con un piglio troppo autoritario. Di lui, infatti, ricordo quelle tre parole scandite con forza quando si paventò il suo coinvolgimento in trame oscure e in pagamenti occulti con i servizi segreti, quando era Ministro dell’Interno: “n-o-n c-i s-t-o!. […]
“Me lo aspettavo”. Le cose si sentono in terra di mafia. Hanno il colore del piombo e il rumore sordo di un colpo alla nuca. Sono i gesti e la ricerca di soluzioni che non fanno ragionare le bestie feroci, quelle che non capiscono il rumore delle parole. Così hanno ucciso Don Pino Puglisi, il parroco […]
Ci sono ricordi sordi, fotogrammi indelebili di qualcosa che passa per il tuo orizzonte e si ferma. Un’istantanea che dura tutta una vita. A tredici anni poi, il ricordo diventa solido. I miei tredici anni hanno due passaggi fondamentali: Marilena e il Commissario Calabresi. La prima fotografia è Alghero dentro il maestrale: piazza Sulis. […]
I matti sono quei gusci pieni di colori che le persone normali non sanno usare. Hanno uno sguardo laterale, i matti. E hanno risposte semplici per le cose complesse, ma si complicano tutto quando si tratta di risolvere le cose semplici. Hanno anche parole rissose, che non trovano mai posto nel vocabolario della “normalità”. I […]
Il 10 maggio 1975 era una domenica. Di quelle dolci, di quelle che disegnano una giornata dall’aria evocativa, di quelle da ricordare. I miei sedici anni erano spalmati tra la scuola, gli amici, il calcio e la formula uno e le automobili rappresentavano, per me l’universo della perfezione, adrenalina pura. Correre per vincere significava migliorare, […]
Credo non si possa e non si debba morire a diciannove anni. Per nessun motivo. Ci sono, è vero, quegli strani destini che si intersecano tra una vita appena nata e una maledetta strada: gli incidenti stradali hanno, purtroppo, un’incidenza molto alta tra i giovani. Ma quello che è successo oggi è davvero inumano. […]
Non avevo mai pensato alle rondini. Nel senso che non ci avevo fatto mai caso. Ci voleva un ex detenuto a ricordarmelo. Il suo è stato un racconto intenso, forte, le sue parole erano tese in mezzo alle sbarre di quello che per molti anni è stato il luogo in cui il suo corpo è […]
Io, Dallas la ricordavo come la città dell’attentato a JFK (John Fitzgerald Kennedy ucciso il 22/11/63) e perché qualche volta c’era passato Tex Willer. Fu mio cugino a farmi vedere un episodio di un telefilm che veniva trasmesso su Canale 5 dove c’era un signor molto cattivo JR e altre storie di contorno tra […]
La curva di Imola è come il giardino di Gaudì a Barcellona: impossibile da dimenticare. Devi sterzare all’ultimo momento e virare verso sinistra per poi provare a fuggire. Gli attimi che camminano sulle mani ingolfate che stringono il volante non li puoi fotografare, ma vivere soltanto. E ad ogni fotogramma quella curva appare e non […]