Archivio Mensile: Giugno 2014
Oggi, ve lo dico subito, non è cosa. Ieri si è ammazzato un detenuto, una brutta storia che erano almeno due anni a Buoncammino che non si ammazzava più nessuno. All’aria si è parlato solo di questo. Chi lo conosceva e chi non lo conosceva, chi lo aveva immaginato e chi già lo sapeva come […]
Diceva il grandissimo De André: “ Quando si muore si muore soli”. Ho sempre pensato che questa fosse una grandissima verità. Lo pensavo nei miei passaggi tardo adolescenziali, imbottito di Pavese ed Hemingway, lo penso ancora adesso perché è comunque una grande verità. Che necessita di un corollario: “Quando si decide di morire, di togliersi la […]
Un regalo per la mia Alghero. Un settimanale mi ha chiesto di descrivere la città e il suo carcere. Ne è uscito questo pezzo che dedico a tutti gli algheresi e chi ama la Sardegna. Buona lettura. Il mare raccoglie sempre i pensieri e pasticcia le certezze. Quando sembra tutto sia calmo ecco che, con […]
A cercarle le parole magari le trovo pure, ma con custa basca a Buoncammino non è cosa. Ci ho ho buttato fuori a Mariolino che era dormito da ieri sera, incazzato perdiu perchè l’italia ha perso e ne è uscita dai mondiali. “O Mariolì “ l’appo nau, “a me la finisci che quelli solo per […]
Adesso sta solo, all’interno della sua ombra nera senza nessuna stratificazione, nera come la notte nera, nera come il buio in cui si è avvolto l’anima. Seduto su una panchina solitaria tra il nulla e il troppo si agita e prova a ripassare gli occhi di chi lo ha visto per l’ultima volta. Perché di […]
Oggi in questa galera che sembra un deserto e quando penso a S.Sebastiano mi metto a piangere perchè conoscevo tutto anche i sorighi, abbiamo giocato una partita a calcetto nei passeggi. Sul cemento, che la bagassa loro se cadi finisci subito in infermeria. In ogni caso c’erano due squadre pronte a vincere a tutti […]
Io l’ho detto subito che non sono sano. Ma quelli di sardegna blogger, che manco so cosa vuol dire, mi hanno detto scrivi, scrivi. E io devo raccontare di Italia Inghilterra dal carcere di Buoncammino. Siccome sono nato vicino allo stadio di Sant’Elia io di calcio ne capisco. Anche di scippi e droga. Tifo Cagliari, […]
Quelli di Sardegna Blogger mi hanno chiesto di commentare la partita Spagna Olanda. Mi hanno pregato inoltre di spiegare come si vive la partita attimo per attimo dentro la cella di un carcere. Ho detto si. Consapevole di essere uno spergiuro e quindi di non poter dire mai la verità. Ho attesto che l’Olanda con […]
Ho controllato lentamente le parole da mettermi per questa nuova giornata. Non è facile riuscire a trovare le soluzioni per tutti. Ho salutato la famiglia. Forse frettolosamente. Come frettolosamente leggo il giornale. A volte solo i titoli perché certe storie non mi interessano più, le sento lontane, sorpassate, non le sento mie. Ho messo in […]
Ho deciso di tifare Brasile. Mica devo essere sfigato anche nel calcio. IL mio compagno, diciamo d’avventura, tifa i croati, quelli a scacchi, che solo per la maglietta strana manco morto li avrei tifati. Vabbeh, il gusto di perdere il mio compagno ce l’ha. L’hanno preso mentre faveva il palo ad un furto anche facile. […]
Un giorno mi chiesero: “Ma perché amiamo il calcio, quei giovani viziati che corrono intorno ad un pallone?” La domanda, posta in questi termini, era sbagliata. Il gioco del calcio non si ama solo per questo, ma è anche questo. Potevo rispondere “perché la palla è rotonda” oppure “perché vince sempre la passione” o, ancora, “perché […]
Provo a raccontare una storia: Provo a farlo in maniera semplice anche se, mi rendo conto, è maledettamente complicato. Non voglio addentrarmi in analisi economiche e quantisitiche. Non ne avrei la capacità. Ma Ciù Antoni l’ho conosciuto. Ed è di lui che vi voglio brevemente raccontare. Ciù Antoni (ciù sta, ad Alghero, per zio ed […]
Ricomincio da tre l’ho visto troppe volte. Ne conosco i passaggi essenziali, le battute fulminee, gli sguardi di Gaetano /Troisi, quel suo napoletano incomprensibile e poeticamente illuminante, le battute, i silenzi, gli spazi fatti di piccole cose, quelle frasi divenuti proverbi, modi di dire: “Massimiliano, troppa libertà. Meglio Ugo, perchè con quel nome il bambino […]
L’aggettivo sospeso restituisce un’idea di precarietà. Come i nostri tempi. Da anche l’idea di una certa “napoletanità” nel senso più verace del termine: “un caffè sospeso” è una sorta di mancia lasciata da qualcuno in un bar, pagata da uno sconosciuto per chi magari quel caffè non si può permettere di pagarlo. Ne parlava […]